Molto spesso i proprietari si trovano a dover raccogliere le urine del proprio gatto per effettuare analisi specifiche, richieste dal veterinario in caso di cistite e problemi urinari. 

Come fare a raccoglierle?

In questo articolo  vi darò dei consigli pratici per riuscire nell’impresa senza stressare il vostro micio.

La raccolta delle urine è utile per effettuare esami di laboratorio specifici per individuare diversi disturbi o patologie del sistema urinario, ma non solo.

Ecco come...

Il metodo più semplice per raccogliere un campione è utilizzare le lettiere create appositamente per questo scopo. In commercio ne esistono di diversi marchi; sono fatte con sassolini non assorbenti che permettono al gatto di scavare, per fare i propri bisogni, senza stravolgere le sue abitudini.  Una volta fatta pipì, questa resterà sul fondo della lettiera e potrete aspirarla con una siringa per portarla in clinica. 

Se il vostro gatto si rifiuta di fare i bisogni in quella sabbietta particolare, perché la consistenza è differente dalle normali lettiere, potrete optare per un metodo più casalingo: le lenticchie secche.

I buoni, vecchi rimedi della nonna

Sostituite la sabbia con delle lenticchie secche e aspettate che il vostro micio vada a fare i bisogni. L’urina non verrà assorbita e potrà essere prelevata senza problemi.

Una volta utilizzate, le lenticchie possono essere lavate e sfruttate come concime naturale. Essendo azotofissatori esse arricchiranno i vostri orti e giardini senza ricorrere all’uso di prodotti chimici.

 

Una volta raccolte le urine trasferitele in un contenitore sterile e portatele subito al veterinario oppure conservatele in frigorifero al massimo per una notte.